Istat: molte donne lasciano lavoro dopo nascita figlio, in Newsletter n. 1504 del martedì 26 gennaio 2010

… con il protrarsi della crisi, le condizioni del mercato del lavoro in Europa sono andate peggiorando sia per gli uomini sia per le donne. Con particolare riguardo a queste ultime, il tasso di occupazione nell’insieme dei paesi dell’Ue27 registra, nel corso del 2009, progressivi arretramenti, posizionandosi, nel III trimestre, al 58,7%, sette decimi di punto in meno rispetto a un anno prima.

Il tasso di occupazione delle donne residenti in Italia (46,1%) rimane persistentemente inferiore a quello medio dell’Ue27 di circa dodici punti percentuali, e molto lontano dal raggiungimento dell’obiettivo fissato dalla strategia di Lisbona.
La maggiore criticità delle situazione per le donne residenti nel nostro paese emerge anche dall’esame dei tassi di occupazione delle donne senza e con figli. Nella classe tra i 25 e i 54 anni, infatti, il tasso di occupazione femminile si conferma inferiore a quello dell’Ue27 in entrambe le situazioni.
In base ai dati Eurostat (aggiornati al 2008), il divario occupazionale cresce all’aumentare del numero dei figli, superando i 14 punti percentuali nel caso delle madri con due figli (69,2% e 54,8% rispettivamente nell’Ue27 e in Italia).
Nel caso della presenza dei figli, e della connessa più ampia esigenza di conciliazione tra lavoro e famiglia, il tasso di occupazione risulta, in Italia, decisamente più basso rispetto a quello degli altri principali paesi europei …

Newsletter n. 1504 del martedì 26 gennaio 2010

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